APPUNTO DISCIPLINARE N. APD001


 

Nel mondo del KHS Martial Art la "pacata quiete" non è uno stato di grazia ma un luogo di appartenenza. Un suolo in cui dimorare ricevendo energie dalla stessa madre terra. Inoltrarsi, osservare, concedersi riposo, riflettere e viaggiare nuovamente. Costatare che la maggioranza degli uomini ha finalità diverse stupisce. Oggi prenderemo in considerazione l'appunto disciplinare numero APD001.

LA COMPLETEZZA

 Il KHS indica una disciplina che si fonda su presupposti spirituali più che tecnici  (M. Zannolfi)

 

L'autore legge la pagina per te!

Magnifici atleti hanno cercato di carpire, con la coscienza della logica, il metodo del camminamento, ma così facendo s’attardavano, se non addirittura indietreggiavano nel tratto, perdendo così la visione e le fattezze del sentiero, smarrendosi in chissà quale strada. L’acquisizione della quiete è un dono che si raggiunge quando molto di ciò in cui tu credi ti viene derubato o quando, consapevolmente, rinunci a tutto per non violare un credo, un tuo principio di vita. Un altro modo per accogliere la quiete è lambire la propria morte. Se si riesce a superare questi eventi e se l’animo persiste nel rimanere benevolo s’eleva in volute di pace e serenità. Un altro modo ancora è addestrarsi nell’arte della spada. Il termine Kenjitsu – l’arte di combattere con la spada – indica una disciplina che si fonda su presupposti spirituali più che tecnici. Suo scopo principale non è quello di vincere l'avversario in combattimento, bensì il buongoverno di sé. La serenità interiore e l'essere pronti ad ogni evento favoriscono e aiutano la giusta formazione mentale. Il che non solo è fondamentale nel combattimento con la spada, ma assume un valore indispensabile nella vita quotidiana. L'arte della spada va praticata quindi in armonia con i principi etici fondamentali, quali la benevolenza, la misericordia, l'onestà, l’onore e lealtà. Principi basilari nel bushidō, la morale del guerriero. In questo periodo temporale ove le genti ambiscono a prevalere gli uni sugl’altri, dove apparire conta più dell’essere ed ancora dove il potere è il fine, è molto difficile scoprire la quiete. Il camminamento è fatto di un misto tra dolore e felicità, di perdite e d’incontri, di smarrimenti e rinvenimenti. L’amalgama e le sinergie di questi costituiscono il presente, il qui e d’ora. Se avrete sufficientemente vita per beneficiare di ciò potrete conoscere un suolo diverso. Tutto finalmente si decifra e si spiega… l’osservazione diminuisce il suo fuoco ed avviene l’accomodazione del cristallino e ciò che prima non vedevate, semplicemente, si rivela. Tutto muta! Le priorità finalmente riordinate. Il buongoverno permette la perdita dell’istante e la visione del tutto. Non sarete più influenzabili dal pensiero del vostro avversario, né dalle sue aberrazioni e né dalle sue movenze. Non sarete più influenzabili dagli eventi, né dai suoi dolori e né dalle sue felicità giacché tutto s’è già compiuto. Nel combattimento colpirete prima ancora d’avere colpito e nella quotidianità comprenderete lo spirito del vostro prossimo prima che questi abbia solo mormorato. In Sala d’Armi viene chiamato “Agire avendo già agito!” Questa è la quiete che io conosco e di questa, con severa coscienza, ne scrivo. Vi sono sicuramente molte altre strade per giungere nello stesso luogo. Ognuno di voi sarà in grado di scegliere la più adatta.

M° Michele Zannolfi

FONDATORE DEL KHS MARTIAL ART 1982








 

花は桜木人は武士

Hana wa sakuragi hito wa bushi

tra i fiori il ciliegio, tra gli uomini il guerriero