Page 7 - TESI DI RICCARDO ZANNOLFI
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Premessa
Le mie scelte di vita, sia propedeutiche, sia lavorative, s’ispirano alla figura di mio
padre Michele, ex ufficiale di polizia giudiziaria nei reparti operativi dell’Arma dei
Carabinieri in servizio negli anni cosiddetti di piombo.
Per anni di piombo, in Italia, si intende il periodo storico coincidente con gli anni
settanta e gli inizi degli anni ottanta del 1900, in cui si verificò un'estremizzazione
della dialettica politica che si tradusse in violenze di piazza, nell'attuazione della lotta
armata e di atti di terrorismo. L'inizio, in certe circostanze, è individuato con quella
che genericamente è chiamata contestazione del Sessantotto.
“L’incertezza della pena” un’affermazione che sentii proferire da mio padre.
Anche se allora, data la mia giovine età, non ne comprendevo il significato ma ne
avvertivo lo sconforto provenire dal suo animo.
Nelle sue narrazioni una girandola di sigle: Gruppi d'Azione Partigiana (GAP),
Nuclei Armati Proletari (NAP), Prima Linea (PL), i Comitati Comunisti
Rivoluzionari (Co.Co.Ri), i Proletari Armati per il Comunismo (PAC), le Brigate
Rosse (BR), Nuclei Armati Rivoluzionari (NAR), Ordine Nuovo, Ordine Nero,
Terza Posizione, Avanguardia Nazionale. Così tante e così tanti accadimenti da
indurre i commentatori francesi Marc Lazar e Marie-Anne Matard-Bonucci a
definire questo periodo della storia italiana come una "guerra civile a bassa
intensità".
A tutto ciò si sommavano criminalità organizzata e fermi tra i funzionari dello Stato,
lacerando la volontà e la determinazione degli agenti.
Sempre dai racconti di mio padre… il deterrente imposto dallo Stato non
funzionava.
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