Page 11 - TESI DI RICCARDO ZANNOLFI
P. 11
1.1 Prevenzione sociale.
Il tasso di delinquenza nei luoghi pubblici può essere ridotto grazie all’impiego di
sorveglianti civili, assunti fra i disoccupati, e di sistemi di sorveglianza interconnessi
alle Forze dell’Ordine.
I giovani appartenenti a nuclei famigliari economicamente deboli, hanno minori
probabilità di essere coinvolti nella delinquenza se viene dato loro un addestramento
per il lavoro o degli incentivi affinché completino il ciclo scolastico.
L’Ufficio delle Nazioni Unite per il Controllo della Droga e la Prevenzione del
Crimine (O.D.C.C.P.) afferma che esiste un crescente raccolta di studi che illustra
come la prevenzione del crimine rappresenti una strategia di successo e possa essere
più efficace da sostenere rispetto ai tradizionali approcci di tipo punitivo. Queste
strategie non sono importanti solo per ridurre i reati di tipo convenzionale, ma
possono servire a proteggere i giovani dai reclutatori del crimine organizzato.
Strategie di prevenzione del crimine sono state analizzate nel corso del 10°
Congresso delle Nazioni Unite svolto a Vienna nel 2000, avente come trattazione la
Prevenzione del Crimine e il Trattamento dei Delinquenti. Una speciale attenzione è
stata dedicata alla situazione nella prevenzione del crimine, alle nuove sfide da
affrontare sul campo e, in particolare, a come contrastare il crimine organizzato.
Anche un seminario organizzato congiuntamente dal Centro delle Nazioni Unite per
la Prevenzione del Crimine Internazionale e dal Centro Internazionale per la
Prevenzione del Crimine (I.C.P.C.) concentrerà la propria attenzione su questi
aspetti. L’I.C.P.C. è stata fondata da diverse nazioni per raccogliere informazioni ed
esempi di successo sull’attività di prevenzione del crimine nel mondo intero.
I delegati al Congresso hanno concentrato la propria attenzione sulle due principali
strade che sono state seguite nella prevenzione del crimine degli ultimi due decenni:
la prevenzione sociale e la prevenzione situazionale.
11