Page 10 - TESI DI RICCARDO ZANNOLFI
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Capitolo I. PREVENZIONE
1. La prevenzione.
Nel corso degli ultimi vent’anni si è assistito ad una vera e propria esplosione del
crimine.
Le nazioni dell’intero pianeta stanno impegnando maggiori energie e sostenendo
sempre maggiori costi per la sanità e la tutela della proprietà, come pure per le Forze
dell’Ordine, l’istruzione dei processi, i tribunali e le prigioni.
Poiché il crimine resiste tenacemente ai cosiddetti “sforzi punitivi” nel tentativo di
sradicarlo dal territorio, l’interesse fra gli esperti di giurisprudenza si è
progressivamente spostato in direzione di metodi innovativi per prevenire la
criminalità, piuttosto che per punirla.
Il termine prevenzione, deriva dal latino tardo praeventio -onis, è individuato come
adozione di una serie di provvedimenti per cautelarsi da un male futuro, e quindi
l’azione o il complesso di azioni intese a raggiungere questo scopo. Genericamente,
ogni attività diretta a impedire pericoli e mali sociali di varia natura. In diritto penale,
misure di prevenzione, misure di difesa sociale ante delictum (cioè prima che il delitto
sia commesso), che possono essere adottate nei confronti delle persone considerate
socialmente pericolose.
Si è infatti dimostrato come la prevenzione del crimine riduca in maniera
significativa tanto i reati quanto gli sforzi e i costi ad essi collegati.
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