Page 8 - TESI DI RICCARDO ZANNOLFI
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Gli arresti e le detenzioni si moltiplicavano.

                  La  repressione  mal  procedeva  giacché  creava  dissapori  tra  il  popolo  e  lo  Stato;

                  veniva vista come ferrea volontà di sottomettere anziché di amministrare e gestire

                  giustamente.


                  Le carceri in pochissimo tempo si sovraffollarono.

                  Oggi.  Più  detenuti  che  posti  regolamentari.  Quasi  54.000  persone  al  21  febbraio.

                  Qualche  centinaio  in  più  rispetto  al  31  dicembre  2014,  ma  circa  8.000  in  meno

                  rispetto al 2013. Nelle carceri italiane è presente un sovraffollamento del 108%. Ci

                  sono 108 detenuti per ogni cento posti letto. Dall'inizio del 2015, i suicidi sono stati
                  9 e nel 2014 sono stati 44 i detenuti che si sono tolti la vita nelle carceri italiane.

                  Nell'agosto del 2015, hanno perso la vita 6 detenuti a causa di suicidio. Nell'ultimo

                  anno, la popolazione carceraria è scesa di qualche migliaio di unità.


                  Gli agenti di polizia penitenziaria sono costretti a vivere una situazione negativa con
                  tanti  atti  di  autolesionismo  e  tentati  suicidi  che  vengono  annullati  grazie  al  loro

                  intervento.


                  Gioco  facile  infine  pensare  all’indulto  o  all’amnistia.  Oltre  a  consentire  di  non

                  violare  l’articolo  3  della  Convenzione  Europea,  che  vieta  i  trattamenti  inumani  e
                  degradanti proprio sul fronte delle azioni contro il sovraffollamento, diviene anche

                  una  importante  questione  economica;  se  le  misure  attuate  non  saranno  giudicate

                  sufficienti, lo Stato dovrà risarcire migliaia di detenuti che hanno presentato ricorso
                  in questi mesi.





                  La pena. Essa è sì una sanzione giuridica comminata a conseguenza della violazione

                  ma  nel  contempo  è  afflittività,  ovverosia  privazione  o  diminuzione  di  un  bene

                  individuale come la vita e la libertà.

                  Essa è il controcanto del male commesso. Più semplice identificarla come potere

                  dissuasivo che come redenzione morale e ravvedimento spirituale.





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