Page 98 - TESI DI RICCARDO ZANNOLFI
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INTERVISTA
Intervista concessa da Romeo Bresciani ex agente dell’Arma dei Carabinieri,
Lombardia, Italia.
Riccardo Zannolfi: per chi ha lavorato?
Romeo Bresciani: ho lavorato come agente di Polizia Giudiziaria dal 1970 al 1980
per vari reparti operativi dell’Arma dei Carabinieri nella regione Lombardia. Tra le
varie specializzazioni conseguite: telescriventista, motociclista, guida veloce, tiratore
scelto.
Riccardo Zannolfi: la sua qualifica?
Romeo Bresciani: ho conseguito il grado di ufficiale di Polizia Giudiziaria nell’anno
1980 sino all’anno di congedo per quiescenza.
Riccardo Zannolfi: Quali sono state le sue attività principali?
Romeo Bresciani: tra i compiti principali v’era la prevenzione e la repressione dei
reati in un’area di circa 200 chilometri e le indagini pertinenti.
Riccardo Zannolfi: Quali sono state le difficoltà riscontrate nella sua attività?
Romeo Bresciani: la mancata sinergia tra i vari operatori. L’anacronismo con cui i
responsabili dei vari settori affrontavano i problemi operativi. Un esempio? Hanno
arrestato Ayoub al-Qahzzani e il 26 anni marocchino che ha aperto il fuoco con un
kalashnikov sul treno Amsterdam-Parigi. Lo stesso possedeva 9 caricatori
kalashnikov per un totale di 270 colpi, più una pistola dotata di un minimo di 6
colpi. Un operatore di polizia non può possedere più di un caricatore. Ripeto non
può, quindi è dotato di un massimo di 16 colpi al termine dei quali non può più
difendersi. A voi l’onere di trarne le adeguate conseguenze.
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