Page 39 - TESI DI RICCARDO ZANNOLFI
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giardini di queste tre città in possesso dei requisiti necessari furono ammessi alla
selezione per il Corpo degli Agenti di pubblica sicurezza, come stabilito dal regio
decreto n. 690/1907, tutt'oggi vigente.
Solo nell'immediato secondo dopoguerra italiano furono ricostituiti i vari corpi dei
vigili urbani e dei guardiani dei giardini e soppresse le divisioni speciali di pubblica
sicurezza e le guardie metropolitane. Con lo sviluppo esponenziale della circolazione
automobilistica nei centri urbani, ai vigili urbani ed ai guardiani dei giardini, sotto la
denominazione originaria di Guardie municipali che riassumeva tutti i Corpi di
polizia urbana, venne anche affidato un ruolo di primo piano nella regolamentazione
e nel controllo del traffico nei centri abitati, ruolo che tuttora identifica
nell'immaginario collettivo questa figura professionale.
Tuttavia, alla luce del trasferimento di competenza agli enti locali con il D.P.R. 24
luglio 1977 n. 616, che specifica all'articolo 18 polizia locale urbana e rurale: «Le
funzioni amministrative relative alla materia «polizia locale urbana e rurale»
concernono le attività di polizia che si svolgono esclusivamente nell'ambito del
territorio comunale e che non siano proprie delle competenti autorità statali».
I vigili urbani, ovvero le guardie municipali che costituivano l'area di vigilanza
urbana, trovarono infine una nuova disciplina con la legge 7 marzo 1986 n. 65
("Legge quadro sull'ordinamento sulla polizia municipale"), ed assunsero la
denominazione odierna di operatori di polizia municipale, ed obbligatoriamente
inquadrati in tali corpi posti alla gestione ed alle dipendenze degli enti locali.
Generalmente esercita soprattutto funzioni di polizia amministrativa, ma anche di
polizia giudiziaria, polizia stradale e pubblica sicurezza limitate all'ambito territoriale
di riferimento. Spesso inoltre opera in ausilio alle altre forze di polizia italiane, con
funzioni di presidio. Ai sensi della legge 65/1986 sono qualificati operatori, come da
disposizione ordinamentale in via generale tratta ancora dall'articolo 7 comma 3
lettera c) della legge sopra richiamata, mentre i quadri intermedi sono qualificati
coordinatori ed addetti al controllo; il comandante viene definito responsabile del
Corpo. Il Prefetto revoca la qualità ausiliaria di agente di Pubblica Sicurezza qualora
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