Page 34 - TESI DI RICCARDO ZANNOLFI
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Con la Legge 8 aprile 1881, n. 149, il Corpo delle guardie doganali assume "titolo a
uffizio" di "Corpo della Regia Guardia di Finanza" con la funzione di impedire,
reprimere e denunciare il contrabbando e qualsiasi contravvenzione e trasgressione
alle leggi e ai regolamenti di finanza, di tutelare gli uffici esecutivi
dell'amministrazione finanziaria come pure di concorrere alla difesa dell'ordine e
della sicurezza pubblica.
Il Corpo è inserito tra le forze militari di guerra dello Stato e, in caso di
mobilitazione, forma compagnie e battaglioni per partecipare alle operazioni.
Con Decreto Reale del 14 luglio 1907 viene esteso al Corpo l'uso delle stellette a 5
punte, quale segno distintivo dei corpi armati designati, in tempo di guerra, con
propri reparti mobilitati alla difesa del Paese.
In tempo di pace il Corpo pur non avendo ancora lo stato giuridico militare, fu
sottoposto alla giurisdizione militare e a un regime disciplinare in gran parte mutuato
da quello vigente per l'Esercito, il cui regolamento di disciplina militare viene esteso
con Legge del 12 luglio 1908.
L'integrazione tra le Forze Armate dello Stato si completa con la concessione della
Bandiera di Guerra con R.D. 2 giugno 1911 e con la Legge 24 dicembre 1914. In
tale veste, significativa è la partecipazione del Corpo alle operazioni belliche dei due
conflitti mondiali e alla Resistenza.
La riorganizzazione delle Forze di Polizia, avvenuta nel 1919, investe anche il Corpo
della Regia Guardia di Finanza. Le responsabilità vengono ripartite tra l'Ispettore
Generale, Ufficiale dell'Esercito nel grado di Tenente Generale preposto all'area
della preparazione militare, e il Comandante Generale, Ufficiale della stessa Guardia,
dipendente dal primo, ma abilitato a mantenere rapporti diretti con il Ministro per i
servizi di ordinario istituto e per l'amministrazione del personale.
Nel 1923 nasce la "Polizia Tributaria Investigativa", come contingente specializzato
della Regia Guardia di Finanza.
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