Page 7 - Legge_1
P. 7
costitutivo della fattispecie criminosa, il giudice deve di rigore della teoria predetta è stata elaborata la teoria
volta in volta accertarne la sussistenza in concreto: ad della causalità adeguata in base alla quale, ai fini della
esempio nella strage [v. 422], nell'incendio di cosa sussistenza del rapporto di causalità, è necessario che
propria [v. 423]. In altri casi, invece, il legislatore l'agente abbia determinato l'evento con un'azione
prevede reati di pericolo presunto, ove la condotta, in proporzionata, cioè adeguata: è adeguata l'azione che in
base ad una regola di esperienza, è considerata generale sia idonea a determinare l'effetto sulla base
pericolosa in sé e non è quindi necessario dimostrare la dell'«id quod plerumque accidit ³» (cioè in base a criteri
concreta messa in pericolo del bene protetto dalla di normalità valutati sulla base della comune
norma: ad esempio, l'associazione per delinquere [v. esperienza). In applicazione della teoria della causalità
416], l'avvelenamento di acque e sostanze alimentari [v. adeguata, vanno ritenuti come non causati dall'uomo gli
439]. In tali casi non è ammessa prova contraria effetti che, al momento dell'azione, si presentavano
dell'assenza del verificarsi del pericolo (praesumptio improbabili, cioè gli effetti straordinari o atipici
iuris et de iure¹). dell'azione medesima. La teoria della causalità
adeguata è stata sottoposta a critica perché limita
¹ locuzione latina che indica la presunzione giuridica che non
eccessivamente il campo della responsabilità penale,
ammette una prova contraria,
escludendo la riconducibilità alla condotta dell'uomo
(3) Come già visto, secondo tradizionale dottrina, uno
degli eventi improbabili anche se non eccezionali. Per la
degli elementi costitutivi del reato è il c.d. elemento
teoria della causalità umana, possono considerarsi
oggettivo (il «fatto») la cui struttura è costituita dalla
causati dall'uomo soltanto gli eventi che l'uomo può
condotta umana (azione od omissione), dall'evento
dominare in virtù dei suoi poteri volitivi e conoscitivi e
inteso in senso naturalistico (ove necessario per la
pertanto restano esclusi da tale ambito gli eventi
consumazione del reato) ed, infine, dal nesso di
eccezionali, ovvero quelli che avevano minime
causalità che lega l'evento alla condotta: nell'art. 40 è
probabilità di verificarsi. Le tre teorie in esame, tuttavia,
espressamente detto che l'evento dannoso o pericoloso
non risolvono il problema causale nell'ipotesi in cui non
deve essere conseguenza dell'azione od omissione. Il
si conosca in anticipo che una certa condotta è causa di
principio della necessità del nesso di causalità è
un dato evento. Pertanto, in tal caso il criterio di
affermato anche nell'art. 27 Cost., il quale, statuendo
identificazione del nesso causale è quello della
che «La responsabilità penale è personale», nega
sussunzione (termine della logica formale con cui si designa
l'ammissibilità, nel nostro ordinamento, di una
la riconduzione di un concetto nell’ambito di un concetto più
responsabilità penale per fatto altrui e consente di generale nella cui estensione esso è compreso) sotto leggi
configurare esclusivamente la responsabilità penale per scientifiche, il cui esame va effettuato in due fasi: nella
fatto proprio colpevole. Ma quand'è che l'uomo con il prima, si accerta se una condotta sulla base di una
suo comportamento può definirsi «causa» dell'evento e, legge scientifica può essere causa di un evento; nella
quindi, dirsi autore del reato? Sul punto dottrina e seconda fase, occorre vedere, in forza dell'accertata
giurisprudenza hanno nel tempo elaborato diverse esistenza di una legge scientifica (chiamata «legge di
teorie. La prima è detta teoria della «conditio sine qua copertura»), se nel caso concreto questo rapporto
non ²» o della equivalenza delle cause secondo cui le causale assuma rilievo per il diritto penale. Quanto alle
cause concorrenti, sufficienti da sole a determinare leggi di copertura, esse si distinguono in: leggi
l'evento, sono tutte causa dello stesso evento, per cui universali, che sono leggi scientifiche che consentono di
per la sussistenza del rapporto di causalità è sufficiente affermare che al verificarsi di un evento si accompagna
che l'agente abbia realizzato una condizione qualsiasi sempre il verificarsi di un altro evento; leggi statistiche,
dell'evento. Contro tale teoria si è detto che essa porta che sono leggi scientifiche che consentono di affermare
ad una eccessiva estensione del concetto di causa e che al verificarsi di un evento consegue, con un alto
arriva a conseguenze assurde (es.: il feritore di una grado di probabilità, il verificarsi di un altro evento.
persona, successivamente deceduta per un incidente Sicché secondo tale orientamento, prevalente in
fortuito avvenuto durante il tragitto in ospedale, dottrina e in giurisprudenza, è causa di un evento
dovrebbe rispondere di omicidio consumato e non penalmente rilevante il fatto umano che, valutato alla
soltanto di lesioni, perché senza il ferimento la vittima stregua di leggi scientifiche di copertura (universali e
non sarebbe salita sull'ambulanza e non sarebbe stata statistiche), risulti capace di produrre l'evento stesso il
coinvolta nell'incidente stradale mortale). Per mitigare il quale, senza di esso, non si sarebbe verificato.
LEX ET IUSTITIA 07