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+  colpevolezza  +  antigiuridicità)  può  essere  commesso   preterintenzionale  (art.  18,  c.  2,  l.  194/1978).  Per  la
                anche da un soggetto non imputabile (es.: un minore di   nozione di preterintenzione vedi l'art. 43.
                anni 14 [v. 97]).
                                                              (3)  Tale  comma  disciplina  la  responsabilità  oggettiva,
                Tale orientamento sarebbe avvalorato dalla sistematica   che  si  realizza  allorché  un  soggetto  è  chiamato  a
                del  codice  penale  che  tratta  separatamente  della   rispondere dei risultati prodotti dalla propria condotta, in
                colpevolezza nel Titolo III dedicato al reato (artt. 42, 43)   base  al  mero  rapporto  di  causalità,  materiale  [v.  40],
                e dell'imputabilità nel Titolo IV dedicato al reo (art. 85).    senza  necessità  che  sia  provata  la  sussistenza  della
                Ciò  premesso,  il  comma  1  dell'art.  42  esige  per  la   colpevolezza (dolo o colpa). In sintesi, per i fatti attribuiti
                                                              a titolo di responsabilità oggettiva, occorre che sussista
                configurabilità  del  reato  e  cioè  la  coscienza  e  volontà
                della condotta, cioè l'esistenza di un nesso psichico tra   il  fatto,  l'evento,  il  nesso  di  causalità  [v.  40],  non
                l'agente ed il fatto. Sussiste tale «nesso» tutte le volte in   necessita, invece, l'accertamento del dolo o della colpa
                cui  la  condotta  è  posta  in  essere  volontariamente  e   [v. 42]. Per l'orientamento giurisprudenziale prevalente,
                                                              la   responsabilità   oggettiva   è   prevista   solo
                quando, pur non sussistendo tale esplicita volontà, con
                uno  sforzo  del  volere  la  condotta  integrante  il  reato   eccezionalmente  dal  comma  3  dell'art.  42,  il  quale,
                poteva  essere  evitata  dal  soggetto.  Pertanto  devono   inoltre,  sembra  riferirsi  soltanto  alle  ipotesi  delittuose.
                attribuirsi  alla  «suitas»  dell'agente  anche  gli  atti   Concrete  ipotesi  di  responsabilità  oggettiva,  secondo
                                                              parte  della  dottrina  e  giurisprudenza,  si  configurano
                automatici od abituali, i quali con un maggiore dominio
                della volontà potevano essere evitati e i fatti compiuti in   nell'ipotesi di preterintenzione [v. 42 2, 43 2, 584], reati
                stato  emotivo  anche  forte  (soltanto  a  certe  condizioni   commessi  a  mezzo  della  stampa  [v.  57],  condizioni
                estreme può essere esclusa l'imputabilità). Al contrario,   obiettive di punibilità (art. 44), aberratio delicti¹ [v. 83],
                                                              aberratio  ictus  bioffensiva  [v.  82  2],  reato  diverso  da
                non sussiste nesso psichico per gli atti istintivi o riflessi i
                quali sono al di fuori della signoria del volere in quanto   quello  voluto  da  taluno  dei  concorrenti  [v.  116],
                non  appartengono  all'uomo,  ma  al  mondo  meccanico.   concorso  nel  reato  proprio  [v.  117],  delitti  aggravati
                Pertanto, ad esempio, se un sinistro stradale mortale è   dall'evento (es.: artt. 368 u.c., art. 369, c. 2, art. 571 c.
                                                              2, art. 572 c. 2) per cui si rinvia al commento dei singoli
                cagionato per un colpo di sonno del conducente, non si
                esclude la configurabilità del reato se trattasi di sonno   articoli.
                fisiologico  conseguente  ad  un  pasto  abbondante  (il   ¹  La  locuzione  latina  aberratio  delicti  indica  la  particolare
                soggetto,  col  dominio  della  volontà  poteva  evitare  di   fattispecie  in  cui  un  soggetto  cagiona  un  evento  diverso  da
                mangiare  nel  corso  di  un  viaggio  o  sospenderlo  per   quello voluto per un errore nell'uso dei mezzi di esecuzione del
                qualche ora); non sussisterà reato, invece, se il sonno è   reato.  Ad  esempio  Tizio  lancia  un  sasso  per  infrangere  una
                dovuto a cause patologiche come un improvviso e non   vetrina ma per un errore di mira colpisce Caio che si trova a
                                                              passare nelle vicinanze.
                prevedibile malore (su cui l'agente non poteva esercitare
                alcun  dominio  della  volontà).  In  ordine  alle  cause  di
                esclusione  della  «suitas»  si rinvia  al  commento  dell'art.
                                                              (4) Per la differenza tra contravvenzioni e delitti si rinvia
                46.
                                                              al  commento  dell'art.  39  e  all'introduzione  al  Libro  III.
                (2)  Il  presente  comma  precisa  che,  per  i  delitti,  il   Nel  presente  comma  è  stabilito  il  principio  che  le
                normale  criterio  di  imputazione  della  responsabilità   contravvenzioni sono punibili sia se commesse a titolo di
                penale è il dolo. Sicché, se la coscienza e volontà della   dolo che a titolo di colpa. Conseguentemente il giudice è
                condotta non assume la forma del dolo, non è possibile   dispensato dall'indagine sull'atteggiamento psichico del
                configurare   alcun   delitto:   ad   esempio,   un   soggetto, rispetto al fatto realizzato, in quanto la legge
                danneggiamento  colposo  non  integra  alcuna  ipotesi  di   sancisce  una  presunzione  di  colpa.  La  sussistenza  del
                reato.  Tale  principio  può  essere  derogato  solo  dal   dolo  potrà  essere  rilevante  solo,  ad  esempio,  per  la
                legislatore  allorché  preveda  per  un  delitto  sia  l'ipotesi   maggior misura di pena da irrogare [v. 133, n. 3].
                dolosa che colposa: ad es. le lesioni dolose [v. 582] e le

                lesioni colpose [v. 590]. Analogamente deve dirsi per il
                delitto  preterintenzionale,  che  deve  esplicitamente
                essere previsto dal legislatore per la sua configurabilità.

                Nel  nostro  ordinamento,  le  uniche  figure  previste  sono
                l'omicidio  preterintenzionale  [v.  584]  e  l'aborto




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