Page 29 - TESI DI RICCARDO ZANNOLFI
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1.5.3 La Polizia di Stato.
L'Amministrazione di pubblica sicurezza, è istituita nel 1848 nel Regno di Sardegna
con il compito di vegliare e provvedere preventivamente all'ordine e all'osservanza
delle leggi nell'interesse sia pubblico che privato.
Posta alle dipendenze del Ministro Segretario di Stato per gli affari dell'Interno,
viene riorganizzata con la legge 11 luglio 1852 n. 1404. Con lo stesso
provvedimento, viene creato il Corpo delle Guardie di Pubblica Sicurezza ad
ordinamento di tipo militare e alle dirette dipendenze del Ministero dell'Interno.
Le funzioni di pubblica sicurezza attribuite al Corpo, esercitate dopo l'unità d'Italia
in tutto il territorio, saranno mantenute fino all'attuale Polizia di Stato, di cui ne è
erede.
Nel 1877 viene sciolto il Corpo dei Militi a cavallo voluto da Garibaldi nel 1860 per
contrastare il banditismo e per reprimere i reati nelle campagne, e viene istituito il
Corpo delle Guardie di Pubblica Sicurezza per le province siciliane.
Le Guardie a cavallo vestono uniformi con colori e simboli uguali alle Guardie
appiedate degli uffici di Pubblica Sicurezza, ma con la foggia dei reparti di cavalleria.
Rappresentano i progenitori del Reparto a cavallo della Polizia di Stato.
Alla fine dell'800 nei maggiori centri urbani si avverte la necessità di organizzare un
unico organismo di sicurezza alle dipendenze del Ministero dell’Interno che
comprenda la Polizia del Regno e le polizie municipali.
Da questa esigenza prende forma il nuovo Corpo delle Guardie di Città istituito nel
1890. Il Decreto esprime che le guardie hanno il compito di:
«vegliare al mantenimento dell'ordine pubblico e all'incolumità e tutela delle
persone e delle proprietà, di prevenire, reprimere e scoprire i reati, di
raccoglierne le prove e di procedere all'arresto dei delinquenti. Ha pure
incarico di curare l'osservanza delle leggi e dei regolamenti speciali dello
Stato, delle province e dei comuni, delle ordinanze delle pubbliche autorità,
e di prestare soccorso in caso di pubblici e privati infortuni».
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