Page 45 - TESI DI RICCARDO ZANNOLFI
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Gaio Giulio Cesare Ottaviano Augusto fu il primo imperatore romano. Il Senato gli
                  conferì  il  titolo  di  Augustus,  gli  fu  riconosciuta  la  tribunicia  potestas  e  l'Imperium

                  proconsulare; divenne, inoltre, Pontefice massimo. Restò al potere sino alla morte e il

                  suo principato fu il più lungo della Roma imperiale.

                  L’imperatore  Augusto,  come  accennato  precedentemente,  diede  luogo  ad
                  un’importante  attività  normativa  ottimizzando  la  disciplina  dei  rapporti

                  intersoggettivi e la repressione dei comportamenti criminali, dettò norme sulla vita

                  interna della famiglia, modificandone autoritativamente i costumi.


                  Vari sono i provvedimenti di rilievo.

                  Ricordiamo:  La  lex  Iulia  de  adulteriis  coercendis  del  18  a.C.,  concernente  adulterio,

                  stupro e lenocinio: illeciti già precedentemente sanzionati. Ricordiamo gli interventi

                  augustei,  esplicitamente  riferiti  ai  soli  cittadini  romani,  in  tema  di  regime
                  matrimoniale  quali:  -  lex  Iulia  de  maritandis  ordinibus  dell’anno  18  a.C.  e  lex  Papia

                  Poppaea nuptialis, dell’anno 9 d.C. Augusto è spinto a provvedere dalla necessità. Ciò

                  si ricava dal lungo discorso fatto nel 9 d.C. in occasione della emanazione della lex
                  Papia Poppea ai cittadini raggruppati nel Foro.

                  Altri  interventi  normativi,  avvenuti  per  via  legislativa,  concernono:    il  praefectus

                  Aegypti,    il  voto  palese  e  la  unanimità  dei  voti  per  la  condanna  nei  giudizi

                  contumaciali, l’assegnazione di terreni e la deduzione di colonie, la candidatura alle

                  magistrature in ragione del censo, la disciplina della cessione dei beni da parte del
                  debitore  che  volesse  sottrarsi  all’infamia,  l’uso  delle  acque,  il  regolamento  delle

                  sedute del senato, la difesa degli acquedotti, lo scioglimento dei collegi esistenti e la

                  disciplina dei nuovi, le limitazioni edilizie a Roma, la dazione del tutore, l’annona,
                  l’imposta a favore dell’erario militare.

                  Rilievo hanno altre leggi Iuliae, tra cui: Le leges Iuliae processuali del 17 a.C. relative a:

                  - maleficia (lex Iulia iudiciorum publicorum) - negotia (lex Iulia iudiciorum privatorum) fino ad

                  arrivare alle leges Iuliae in materia penale: la lex Iulia de ambitu, le quali in tema di crimen
                  ambitus penalizzava la corruzione e stabilì che in casi non violenti fosse pagata una

                  multa pecuniaria oltre all'interdizione dalle cariche pubbliche per cinque anni.





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