Page 48 - TESI DI RICCARDO ZANNOLFI
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l’esigenza di difendere i ricchi mercanti dalle masse impoverite e dai contadini ridotti
                  ormai a derubare.



                  Il  divario  di  condizioni  tra  le  masse  povere  e  le  famiglie  ricche,  provocò  un

                  movimento  di  lotta  di  classe  che  segnò  la  transizione  al  modello  capitalista,  che
                  produsse un sistema di diritto penale drastico nei confronti delle classi inferiori.

                  Il  dilagare  della  criminalità  all’interno  delle  fasce  proletarie  più  duramente  colpite

                  dalla miseria motivò gli strati sociali più favoriti a pretendere pene più pesanti.

                  La  valutazione  del  fatto  e  il  trattamento  del  reo  si  diversificò  ulteriormente:  il
                  sistema  delle  punizioni  rimase  invariato  (pene  corporali  e  pecuniarie),  ma  venne

                  applicato differentemente a seconda del ceto sociale di provenienza della vittima e

                  del colpevole. La poena extraordinaria doveva essere determinata dal giudice secundum

                  qualitatem delicti et personae.
                  Nei confronti dei reati commessi da membri delle classi superiori, il sistema penale

                  non era particolarmente severo: casi di natura penale per i quali era prevista la pena

                  capitale potevano essere negoziati e risolti con un compromesso.


                  Le frustate, il marchio a fuoco, il bando, le mutilazioni e le esecuzioni aumentarono

                  fino a divenire la forma dominante di pena e non più quella sostitutiva.

                  Con questo espediente venne sterminata la gran parte dei delinquenti professionali.

                  L’aumento demografico e la diminuzione del prezzo del lavoro portarono ad una
                  svalutazione  del  valore  della  vita  umana  e  il  diritto  penale  divenne  strumento  di

                  contenimento della popolazione.

                  Le  popolazioni  del  tardo  medioevo  non  potendo  sperare  in  un  destino  che  le
                  sollevasse  dalle  loro  misere  condizioni,  vivevano  in  un’atmosfera  di  oppressione,

                  odio e disperazione.












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