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esattamente la situazione di fatto, l'agente per tentativo [v. 56], il concorso di persone nel reato [v.
imprudenza, imperizia o negligenza nell'attività 110 ss.] e la continuazione [v. 81 2]; mentre non è
esecutiva, eccede producendo un evento più grave di applicabile l'aggravante della previsione dell'evento di
quello che sarebbe stato necessario cagionare. cui all'art. 61 n. 3, che riguarda solo i reati colposi; b)
Condizioni per l'applicabilità dell'art. 55 sono: a) l'attività se si considera colposo, invece, non vi è compatibilità
deve essere iniziata in presenza di una scriminante con il tentativo [v. 56], con il concorso di persone nel
effettivamente esistente ex artt. 51, 52, 53, 54; b) si reato [v. 110 ss.; non può, infatti, configurarsi un
siano superati per colpa [v. 42 2, 43] i limiti dell'agire concorso di persone a titolo doloso in un reato
consentito dalla scriminante; c) inoltre, la volontà colposo] e con la continuazione [v. 81 2]; mentre vi è
dell'agente deve essere sempre diretta a realizzare quel compatibilità con l'art. 61 n. 3. Alla luce di tali
fine (es.: proteggere la vita) che, a fronte della considerazioni può, quindi, risolversi un quesito di tal
determinata situazione di fatto esistente (es.: fatta: Tizio-aggredito si appresta a reagire in maniera
aggressione), rende giustificato quel comportamento eccessiva contro Sempronio-aggressore, quando
lesivo (es.: reazione); al contrario, se il fine è diverso non sopraggiunge Caio che, riconoscendo in Sempronio un
è applicabile la figura in esame (è il caso di Tizio che, suo nemico, porge a Tizio una pistola con la quale
pur rendendosi conto che Caio lo sta aggredendo con questi uccide Sempronio (se trattasi di reato colposo
pugni e calci, volontariamente pugnala e uccide in senso stretto, non è configurabile il concorso di
l'aggressore avendo riconosciuto in lui un suo acerrimo persone nel reato commesso per eccesso colposo; se,
nemico; in tal ipotesi, infatti, l'agente, essendo ben a invece, trattasi di reato doloso e colposo quoad
conoscenza della situazione reale e dei mezzi necessari poenam (per quello che riguarda la pena), il concorso
per raggiungere il fine consentito, volontariamente di persone è configurabile) [v. 113 nota ].
supera i limiti dell'agire scriminato, dato che la volontà è
(4) L'eccesso colposo nelle varie cause di
diretta ad un fine criminoso, onde l'eccesso è doloso e
giustificazione: a) Eccesso colposo nell'esercizio del
l'agente risponderà a titolo di dolo del reato commesso).
diritto o adempimento del dovere. Per aversi tale
(3) Si discute circa la natura giuridica del reato eccesso occorre che: l'attività sia iniziata nell'esercizio
commesso per eccesso colposo. Al riguardo, si di un diritto o nell'adempimento di un dovere; si siano
registrano due orientamenti: a) la dottrina dominante e superati, per colpa, i limiti posti dalla legge o
parte della giurisprudenza affermano che il reato dall'ordine. È il caso del poliziotto, particolarmente
commesso a seguito dell'eccesso sia colposo a tutti gli emotivo, che spara contro uno scioperante che gli si
effetti; si precisa che, pur essendo l'evento più grave para contro minacciosamente, mentre con un po' di
previsto e voluto dall'agente, la volontarietà del fatto è coraggio avrebbe facilmente potuto ridurlo
qui viziata da un errore inescusabile, che si converte in all'impotenza affrontandolo con i pugni. b) Eccesso
una falsa rappresentazione dei confini entro i quali è colposo nella legittima difesa. Tale eccesso postula
consentito agire: mancando l'esatta conoscenza della l'esistenza di una situazione di fatto in cui si concreta
situazione concreta, non ricorre l'elemento conoscitivo la causa di giustificazione, e si qualifica altresì per il
del dolo; e, dato che l'errore di valutazione in cui cade superamento colposo dei limiti imposti dalla necessità
l'agente, poteva essere evitato prestando maggiore della difesa. La volontà, quindi, deve essere quella di
attenzione, sussistono i presupposti strutturali tipici del difendere un diritto proprio o altrui dal pericolo attuale
comportamento colposo; b) parte della dottrina di una offesa ingiusta mentre, per colpa, debbono
sostiene, in contrario, che «nell'eccesso colposo l'evento esser superati i limiti della proporzione tra difesa ed
è voluto dall'agente, onde il reato commesso è da offesa imposti dall'art. 52. Tale eccesso, quindi, è
ritenere strutturalmente doloso e la colpa, da questo configurabile solo quando sussistano tutti gli elementi
punto di vista, atterrebbe soltanto al piano del della scriminante «de quo» (per la quale), salvo quello
trattamento sanzionatorio» (PANNAIN, SANTORO). della proporzione fra difesa ed offesa. Ad esempio,
Dunque, il reato commesso a seguito dell'eccesso sarà responsabile di omicidio colposo chi uccide
colposo sarebbe trattato come colposo soltanto quoad quando per difendersi o salvarsi sarebbe stato
poenam. È chiaro che dalla riconduzione dell'eccesso sufficiente percuotere. c) Eccesso colposo nello stato
colposo nella categoria dei reati dolosi o colposi di necessità. Anche qui i presupposti sono quelli
derivano notevoli conseguenze; così: a) se si considera comuni: inizio dell'azione alla presenza dello stato di
doloso, vi è compatibilità tra la figura in esame ed il necessità e superamento per colpa dei limiti imposti
LEX ET IUSTITIA 12