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vincolato alla pronta obbedienza ma ha il diritto-dovere dottrina prevalente, argomentando anche dal dettato
di opporre un rifiuto; è il caso dell'ufficiale di polizia, dell'art. 52 (che nulla dice sul punto), ritiene che sia
ubriaco o impazzito che ordina di sparare su una ammessa la legittima difesa anche contro un pericolo
pacifica folla. volontariamente causato. La giurisprudenza è, invece,
per la tesi contraria. Peraltro, si ritiene ammissibile la
(7) Cfr. art. 66, l. 1-4-1981, n. 121 (Ordinamento della
legittima difesa nel caso in cui da un proprio
P.S.), nonché l'art. 12quater, d.l. 8-6-1992, n. 306 conv.
comportamento nasca un pericolo più grave di quello
con modif. nella l. 7-8-1992, n. 356 (Provvedimenti di
preventivato; pertanto, potrà invocare la scriminante
contrasto alla criminalità mafiosa).
chi, partecipando ad una rissa [v. 588] senza armi o
strumenti contundenti, si veda poi minacciato da un
coltello e sia costretto per difendersi a farne uso
anch'egli.
(5) Per parte della dottrina, «ingiusta» non vuol dire
«contra ius», ma contraria alle valutazioni sociali di
giustizia che costituiscono substrato sostanziale del
nostro ordinamento giuridico. In tal senso sembra
orientata la giurisprudenza che ha fatto riferimento
alla offesa ingiusta come «torto» o «evento dannoso»,
prescindendo da considerazioni strettamente
giuridiche (torto è, quindi, anche l'aggressione del non
Dispositivo dell'art. 52 Codice PenaleDispositivo dell'art. 52 Codice Penale
D
Dispositivo dell'art. 52 Codice Penaleispositivo dell'art. 52 Codice Penale
imputabile). Autore dell'aggressione deve essere un
Difesa legittimaifesa legittima
D
Difesa legittimaDifesa legittima uomo oppure una cosa o un animale sottoposto alla
sua vigilanza; può essere anche un soggetto immune
Capo I - Del reato consumato e tentato
o non imputabile.
(6) Secondo l'orientamento oggi prevalente, il giudizio
Non è punibile chi ha commesso il fatto per esservi di proporzione tra difesa e offesa va formulato non
stato costretto dalla necessità di difendere (2) un diritto solo con riguardo al rapporto tra mezzi difensivi a
proprio od altrui (3) contro il pericolo attuale (4) di disposizione dell'aggredito e mezzi offensivi, ma
un'offesa ingiusta (5), sempre che la difesa sia anche con riguardo alla proporzione tra male
proporzionata all'offesa (6) (7) [55]. minacciato e male inflitto (espressione del principio
del bilanciamento degli interessi). La proporzionalità
sussiste ove il male provocato dall'aggredito
Commenti:
all'aggressore risulta essere inferiore, uguale o
(2) Ci si chiede se sia legittima la difesa di chi aveva la tollerabilmente superiore a quello subito; pertanto,
possibilità di evitare l'offesa con la fuga. Per la dottrina non vi è proporzione quando con un bastone o con
prevalente il problema va risolto in base al criterio del altro corpo contundente si uccida chi, con lo stesso, si
bilanciamento degli interessi per cui il soggetto non è limitava a percuotere. La dottrina ha, altresì, precisato
tenuto a fuggire in tutti quei casi in cui la fuga che se non è giustificato uccidere per difendere un
esporrebbe beni suoi personali (es.: pericolo di infarto bene patrimoniale, può invece essere giustificato
per il cardiopatico) o di terzi (es.: rischio di investire i infliggere una lieve ferita per difendere un patrimonio
passanti con una fuga in macchina) a lesioni uguali o di rilevantissima entità. Il giudizio di proporzione va
superiori alla lesione che provocherebbe all'aggressore effettuato con un giudizio ex ante e deve essere
difendendosi. La giurisprudenza sul punto è oscillante. relativistico. La risoluzione dei dubbi che possono
sorgere nella varietà dei casi è rimessa al prudente
(3) Legittima, quindi, è anche la difesa di un diritto altrui
apprezzamento del giudice.
(intendendosi per «altrui» anche uno sconosciuto), la c.d.
difesa altruistica. (7) È configurabile una legittima difesa putativa [v. 59
4], essa postula i medesimi presupposti di quella
(4) Si discute se occorre, o meno, che il pericolo non sia
reale, con la sola differenza che la situazione di
stato determinato volontariamente dall'agente. La
pericolo non esiste obiettivamente, ma è supposta
LEX ET IUSTITIA 08