Page 81 - TESI DI RICCARDO ZANNOLFI
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Ad incidere in modo significante contribuiscono fattori quali la spesa per le
intercettazioni telefoniche ed ambientali e quella degli indennizzi dovuti in base alla
Legge Pinto sopra citata e la gestione penitenziaria.
Relativamente la questione carceraria va evidenziato il cronico problema del
sovraffollamento della carceri.
L’indulto, utilizzato per lo più come soluzione economica e gestionale anziché come
premio riabilitativo, non ha contribuito, ad oggi, alla risoluzione del problema.
Attualmente, infatti, la popolazione carceraria ammonta a circa 63.000 detenuti di
cui oltre il 50% sono stranieri; una percentuale estremamente elevata se rapportata a
quella del numero complessivo degli immigrati nel nostro Paese, ovvero circa l’8%.
Al sovraffollamento concorre, inoltre, l’elevato numero di imputati e condannati a
pena non definitiva detenuti in custodia cautelare in attesa di giudizio.
Il Ministero della Giustizia, fornendo dati statistici aggiornati, ha rilevato interessanti
argomentazioni relativi il tasso di recidiva e l’indice di certezza della pena: il primo
valore, che si attesta al 70%, individua la percentuale di coloro che, avendo scontato
in carcere la pena per un determinato reato, reiterano il reato stesso; il secondo
parametro è invece relativo al rapporto tra gli anni scontati in carcere e quelli
comminati da sentenza passata in giudicato; tale rapporto è pari al 45%. In termini
semplicistici, solo 45 individui su 100 scontato nell’interezza la pena loro imputata.
Ma come si può porre rimedio all’inefficienza del sistema penale italiano?
4.4.1 Analisi e proposte risolutive
Di seguito verranno formulate un insieme di provvedimenti sia di tipo
amministrativo-strutturale, sia di tipo tecnico-codicistico, presentati, in tempi e
contesti diversi, dalla dottrina e dagli organi del settore.
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