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IL CONCETTO

[...[ Il concetto racchiuso nella "Forma Mentis", applicata alle Arti Marziali (non a carattere sportivo), si esplicita in un arcobaleno di qualità; molte di queste sono difficilmente raggiungibili, anche considerandole separatamente.  Disciplina interiore, volontà nell'apprendimento, costanza nella preparazione, meticolosità nel gesto tecnico, determinazione nell'esecuzione, fede nel compito e, più d'ogni altra cosa, misericordia d'animo. Il "Buon Guerriero" deve eccellere sia in queste sia in altre virtù, egli non può permettersi di sembrare, egli è! Ciò nondimeno, benché la maggior parte delle persone che s'esercitano nelle Arti Marziali siano consapevoli dell'influenza di ciò, solo raramente alcuni raggiungono quest'armonia e ancor meno riescono a conservarla.

 

è possibile apprendere una corretta "Formazione Mentale" attraverso gli innumerevoli volumi reperibili in commercio? Verosimilmente no!

 

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QUEL DRAGO D'ORO CHE C'è NELL'INTIMO DI OGNUNO DI NOI

 

" Gold Dragon Inwardley"

di

Michele Zannolfi

Maestro dell'Arte della Spada

 

Quale valore assume la "Formazione Mentale" nelle Arti Marziali? Il concetto racchiuso nella "Forma Mentis", applicata alle Arti Marziali (non di carattere sportivo), si esplicita in un arcobaleno di qualità; molte di queste sono difficilmente raggiungibili, anche considerandole separatamente. Attraverso la disciplina interiore, costanza nella prepa-razione, volontà nell'apprendimento,  metico-losità nel gesto tecnico, determinazione nell'esecuzione, fede nel compito e, più d'ogni altra cosa, misericordia d'animo, si può tendere ad una corretta formazione mentale. Il "Buon Guerriero" deve eccellere sia in queste sia in altre virtù, egli non può permettersi di sembrare, egli è! Ciò nondimeno, benché la maggior parte delle persone che s'esercitano nelle Arti Marziali siano consapevoli dell'influenza di ciò, solo raramente alcuni raggiungono quest'armonia e ancor meno riescono a conservarla.

I testi "Gold Dragon Inwardley" e "La complicata Via del Bushido" sono artefatti, posti ad emblema di un tipo di letteratura molto richiesta in ambito marziale. è possibile apprendere una corretta "Formazione Mentale" attraverso gli innumerevoli volumi reperibili in commercio? Verosimilmente no! Possono senz'altro informare più o meno bene, ma non sostituirsi alla figura dell'istruttore. Un corretto cammino verso la «Forma Mentis» prevede, semplificando, intensi dialoghi, ripetute prove e controprove psicoattitudinali con  le  relative 

verifiche caratteriali. Il percorso formativo è costituito, come nella fiaba del "Mago di Oz", da una serie di mete (nella favola sono rappresentate dal sentiero di mattoni gialli).  Nessun obiettivo, pur apparentemente ininfluente, può essere trascurato o sottovalutato, pena l'interruzione  del percorso stesso. Riassumendo il concetto: un buon testo può aiutare ma non sostituirsi al precettore.

Il fascino implicito dell’Arte dell’Anima (così l’apprendimento marziale veniva definito dal Maestro Bruce Lee) si dichiara nella supposizione che in questo percorso si possano trovare: invincibilità, sapienza e trascendenza. Questi conseguimenti spetterebbero frequentando palestre per, nelle migliori delle ipotesi, sei/otto ore settimanali e qualche combattimento alla fine della settimana.  Ragionevolmente così non è!  

La formazione mentale è un procedimento di rivelazione sulla base dei valori dello spirito, tra asceta e discente. Quando questi coincidono, il «cammino» verso la prima soglia dell’acquisizione, sarà immancabilmente celere. Il percorso di formazione risulterà diversificato per ogni singolo discente, in base alla capacità d'analisi di se stessi, dei propri sentimenti, delle emozioni e delle motivazioni profonde dell'agire, ovvero della capacità d'introspezione.

     

     
     

MARZIALE E MILITARE: SONO SINONIMI?

La Forma Mentis marziale non è paragonabile a nessun'altra educazione, e si diversifica da quella meramente "militare", poiché il «Buon Guerriero» agisce unicamente in base al suo credo, alla sua leggenda personale. Le finalità militari si possono riassumere nel motto di forte impatto fonico ed evocativo che operò sul piano grammaticale e stilistico dell'epoca mussoliniana: «Credere, obbedire, combattere e vincere»; esse non prevedono, da parte del soldato, una analisi soggettiva dell'azione bellica. I regolamenti militari contemplano la disobbedienza ad ordini esplicitamente illegali, ma nella realtà dell'azione può essere applicata con molta difficoltà (occorre considerare che per i reati contro la disciplina militare commessi in tempo di guerra, come la disobbedienza, l'insubordinazione, l'ammutinamento e la rivolta, quando vi sia flagranza e conseguente pericolo imminente di compromettere la sicurezza del corpo,  era prevista la pena di morte, oggi sostituita con l'ergastolo). S'evince che l'obbedienza sia uno dei "cardini" su cui si posa l'azione strategica militare. è basilare comprendere che la formazione mentale militare non prevede la visione d'insieme. All'opposto, la forma mentis marziale è finalizzata alla percezione di quanto avverrà nella totalità dell'evento. Il «Buon Guerriero» saprà scindere il bene dal male. Il proprio codice d'onore lo porterà alla difesa dell'indifendibile. Tuttavia se in un'azione militare l'errore può essere suddiviso moralmente tra i vari soldati e i loro comandanti, il  «Buon Guerriero» si ritroverà solo e ad egli sarà di spettanza il giudizio del proprio comportamento.

 

IN COSA SI TRADUCE LA FORMA MENTIS?

Ma la «Forma Mentis», nella realtà, in cosa si traduce?

Nelle Arti Marziali di carattere ludico/sportivo è una preparazione che tende a migliorare la capacità di concentrazione, aumentare l'autostima e consolidare la motivazione. In questo tipo di percorso la finalità principe è la partecipazione e si ha appagamento nella vittoria. Riferendoci invece alle mere Arti Marziali, innanzi tutto occorre fare due premesse: intendiamo una formazione mentale indirizzata a migliorare se stessi e non a divenire migliore degli altri; che sia tesa al bene, ovvero alla formazione del «Buon Guerriero». Ebbene, precisato questo, banalizzando, si può scrivere che essa si manifesta in un accentuato rafforzamento del proprio Spirito. Un buon Maestro conosce le aspirazioni, ed è in grado di percepire la capacità di rettitudine dei propri Allievi. Egli saprà agire, indirizzando le acque dell'affluente al mare o deviandone, ineluttabilmente, il corso. Vi sono molti discenti che durante il "cammino" si sottopongono ad una volontaria sorta d'esame. Questi, solitamente, si smarriscono in dedali in cui difficilmente ciò

 

che hanno appreso, nel loro tragitto, sopravvive. Brillano di luce propria, ma non  distinguendone la fonte, l'aura ottenuta  si spenge per sempre. Il "codice morale"  del Buon Guerriero non è frutto di un'imposizione, ma di una lenta, solida, crescita che avviene nell'animo, nella propria coscienza. Riguarda la vita pratica considerata nel suo atto   fondamentale di scelta tra bene e male, giusto e ingiusto. Questo accrescimento etico - spirituale, ha altresì nel suo patrimonio la dote di rinforzare l'autostima, traducendosi in equilibrio interiore, pacando l'espressione del proprio "io" nei confronti degli altri, e, all'unisono, fornisce la necessaria determinazione nell'azione marziale.

 

Gold Dragon Inwardley

a cura di

Michele Zannolfi

 

    

 

 

Gli articoli del Codice Penale Militare sono stati tratti da "Enciclopedia del diritto De Agostini Professionale".

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